Insieme

Avvento: Dio ci libera da vicino

Non poteva starsene lontano da noi e salvarci da lontano, Dio Padre. Da lontano, dalla sua perfezione, dalla sua bontà infinita, non poteva salvarci, Lui che è onnipotente! Come mai? Con il rifiuto di Dio, l’uomo di ogni tempo va talmente lontano da Dio, da nascondersi in un posto dove nemmeno Dio può arrivare.

L’uomo peccatore, che rinnega il suo essere figlio di Dio, lontano dal Padre, sorgente della vita, non può che morire ed entrare nella morte. E il Padre che è Vita eterna, nella morte non ci può entrare!

Dio ci libera da vicino perché solo mandando il Figlio a farsi uomo come noi, solo chiedendogli di prendere su di sé il male del mondo fino a farsi schiacciare e uccidere, solo così Dio poteva raggiungere l’umanità finita nell’abisso della morte. Incarnandosi, il Figlio di Dio, si è fatto uomo come noi. Morendo, il Figlio di Dio, è disceso dalla terra negli inferi, per liberare coloro che la morte eterna tiene prigionieri.

Attraversando i Cieli è venuto a noi, è sceso nella pancia della morte per liberarci da vicino, per prenderci con sé, e riportarci al Padre, compiendo all’indietro il cammino di abbassamento verso di noi avvenuto con la sua Incarnazione e la sua Passione e Morte. Nella sua resurrezione e ascensione al Cielo, Gesù ci ha portati con sé al Padre, e ci ha donato di nuovo lo Spirito che è Signore e dà la vita, e che ci fa figli nel Figlio. Così che, ricreati come figli e come fratelli tra di noi, possiamo camminare in una vita nuova, quella dei Figli di Dio.

Il tempo di Avvento è l’occasione che ci è data perché di nuovo torniamo a contemplare il mistero della nostra salvezza, che ci rivela la profondità dell’amore di Dio, e ci mostra la strada per una vita da uomini e donne liberi.

Nella lettera pastorale, il vescovo Mario ci incoraggia ad accogliere il dono del Figlio di Dio che ci rende liberi davvero: «La Chiesa è libera quando accoglie il dono del Figlio di Dio; è lui che ci fa liberi davvero; liberi dalla compiacenza verso il mondo, liberi dalla ricerca di un consenso che ci rende inautentici; liberi di vivere il Vangelo in ogni circostanza della vita, anche avversa o difficile; capaci di testimonianza di fronte a tutti»

Poteva il Padre starsene lontano da noi per lasciarci schiavi delle logiche di questo mondo? Dio ci libera venendo nel mondo, facendosi uomo, incarnandosi e vivendo in un “modo” imitabile.

“La nostra liberazione è vicina” – attesta la Parola di Dio -: lo è oggi, lo sarà alla fine di tutto, sarà per sempre. AMA, LIBERA TUTTI! è il tema che ci accompagna in questo Avvento perché nell’amore reciproco e nella vicinanza con l’altro possiamo vivere la libertà dei figli di Dio, che Gesù Figlio ci dona. “Liberati, da vicino”, ci possiamo “fare vicini per liberare”.

don Andrea