La celebrazione della XXIX Giornata Mondiale del Malato, è momento pro-pizio per riservare una speciale attenzione alle persone malate e a coloro che le assistono, sia nei luoghi deputati alla cura sia in seno alle famiglie e alle comunità.
Il pensiero va in particolare a quanti, in tutto il mondo, patiscono gli effetti della pandemia del coronavirus.
A tutti, specialmente ai più poveri ed emarginati, esprimo la mia spirituale vicinanza, assicurando la sollecitudine e l’affetto della Chiesa. Il tema di questa Giornata si ispira al brano evangelico in cui Gesù critica l’ipocrisia di coloro che dicono ma non fanno (cfr Mt 23,1-12).
Quando si riduce la fede a sterili esercizi verbali, senza coinvolgersi nella storia e nelle necessità dell’altro, allora viene me-no la coerenza tra il credo professato e il vissuto reale.
Il rischio è grave; per questo Gesù usa espressioni forti, per mettere in guardia dal pericolo di scivolare nell’idolatria di sé stessi, e afferma:
«Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli»
(dal messaggio di papa Francesco)
GIOVEDI 11, pur non potendo rivolgere un invito esplicito ai malati dei no-stri paesi, desideriamo ritrovarci pregando con loro e per loro, secondo la bella tradizione che ci raduna in chiesa a Dervio alle 14.30 per la preghiera del rosario e per la santa Messa, in comunione con la Chiesa mondiale.